Mainframe e private cloud

Progettazione Mainframe e server cloud privati

Il termine mainframe è associato ad architetture formate da server di tipo blade uniti a sistemi di storage attraverso delle SAN. Queste architetture, quando di tipo elementare (pochi nodi e host), sono utilizzate dalle aziende di medio-alta dimensione per le applicazioni gestionali che richiedono masse enormi di dati, affidabilità, grande capacità elaborativa e molta memoria. Solitamente sono impieghi associati ai sistemi Erp specie quando distribuiti su più sedi o società (nel caso dei gruppi), insieme alle altre classiche applicazioni gestionali. Infatti, attraverso la virtualizzazione il mainframe può svolgere, contemporaneamente, diversi servizi indipendenti, supportare molte istanze applicative, presidiare i sistemi ausiliari (controllo accessi, telefonia fissa e mobile, circuito video e tanti altri).

Un altro contesto applicativo è quello delle organizzazioni governative e degli enti della PA i cui sistemi devono svolgere transazioni “a missione critica” su enormi database.

Ma il significato reale, attualmente, di mainframe lo si può apprezzare soprattutto nelle architetture formate da aggregazioni di server blade (il cosiddetto consolidamento o clusterizzazione). Questi sistemi, formati da numerosi cluster ciascuno composto da diversi nodi, sono impiegati presso i data center dei provider, le server farm ovvero i fornitori di hosting e di housing, i grandi motori di ricerca internazionali, i grossi centri diricerca, le multinazionali. Sostanzialmente, oggi giorno, i sistemi mainframe sono specificatamente rivolti ai servizi di tipo cloud erogati a soggetti che nel tempo tendono a dismettere i loro vecchi mainframe e a utilizzare tecnologie molto più moderne e continuamente aggiornate, messe a disposizione da aziende specializzate (nel privato i gruppi bancari e assicurativi sono stati tra i primi a esternalizzare). L’utilizzo di complesse architetture di big data, alimentate e distribuite su N nodi, spesso supportate da sistemi/applicazioni di tecnologia diversa, interrogabile da moltissimi utenti, è un altro classico esempio in cui è necessario un mainframe.

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Caratteristiche di un sistema mainframe

La caratteristica peculiare di un sistema mainframe è la scalabilità (orizzontale e verticale): è concepito perché sia possibile, in ogni momento e senza alcun sforzo, aumentare memoria, potenza di calcolo, immagazzinamento dati, ecc. Inoltre, la enorme ascesa dei servizi e applicazioni web o telematici hanno fatto evolvere radicalmente anche i software di controllo (a partire dai sistemi operativi) associati ai mainframe. Un mainframe è sempre, per definizione, inserito in un contesto di rete di medio-alta complessità per numero di nodi, host supportati, client e utenti serviti e, quindi, volume di traffico servito.

Nel tempo, oltre a IBM, il primo fabbricante nella storia di mainframe, sul mercato si sono imposti anche HP e Dell. Da notare che questi due player, nel loro materiale informativo, non utilizzano più il termine mainframe, riservandolo unicamente ai sistemi IBM o Unisys. In sostanza, oggi si tende a usare la parola mainframe per intendere una specifica tecnologia del passato, ampiamente superata dai sistemi contemporanei, oppure la si utilizza per designare i moderni sistemi IBM della fascia top (in pratica la soluzione System Z. Pertanto, quando attualmente si parla di mainframe s’intende:

punto di vista dell’utilizzatore => sistemi complessi formati da diversi server fisici consolidati tra di loro per svolgere una missione critica oppure supportare centinaia e migliaia di istanze (server virtuali);
punto di vista del fabbricante => modello top di gamma (per prestazioni) delle macchine server realizzate.
Si può dire che l’architettura a cluster/nodi su sistemi Microsoft o Linux è la visione contemporanea del “vecchio” mainframe IBM. Il sottosistema storage distribuito è sempre un complemento necessario di un mainframe.